Stili Incrociati Linguaggi trasversali, Linguaggi trasversali Stili Incrociati

dal 12 giugno 2021, a cura di Monica Castellarin

 

Francesco M. Caberlon (Vicenza 1963) espone in Galleria Berga una serie di opere eseguite dal 1986 ai giorni odierni. Sono opere figurativamente diverse, come diversi sono i materiali usati -colori acrilici, collage, neon- ma hanno un denominatore comune nell’uso della interazione coordinata di vari stili e linguaggi artistici.

Nel periodo formativo dell’artista vicentino, negli anni Settanta ed Ottanta del Novecento, era importante ampliare i confini dell’arte verso percezioni distanti dalla vista e forme inedite e inattese. Ne derivò la più assoluta interdisciplinarietà degli strumenti usati, all’epoca erano le riprese in video: le fotografie, le partiture musicali, i documenti cartacei.

In seguito la decorazione e il design, alla quale la creatività di Francesco M Caberlon fa ancora appello, venata, altresì, di poetica pop, l’altro caposaldo dei suoi anni formativi “che rende serio ciò che è frivolo e frivolo ciò che è serio” (A. Vettese, Capire l’arte contemporanea. 2002. P 130).

Da ultimo l’artista vicentino usa le fonti luminose e a neon che se, oggettivamente, sono espressione dello straniamento provocato dalla luce artificiale negli ambienti chiusi, stanno ad apostrofare in maniera sottile e giocosa il suo, il nostro, distacco nei confronti della complessità del mondo che a volte è necessario assumere.

Senza titolo 1989
Senza titolo 1989
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