Bernard Aubertin (1934-2015) ha esordito con una serie di quadri monocromi alla Yves Klein, intitolati “rouge total”. Con le sue opere Aubertin offre la propria visione nichilista dell’arte che non deve essere descrittiva ma contemplativa: attraverso la monocromia Aubertin pratica ciò che egli definisce il silenzio pittorico.
Il gesto energico dell’artista è presenza viva, ancor più che nei Monochromes rouges, in una serie di opere di due anni successiva, i Tableaux-clous, in cui cerca di rompere con la bidimensionalità della pittura nel tentativo di conferire “una nuova vibrazione al monocromo”. Parallelamente realizza i suoi primi Tableaux feu (quadri fuoco) in cui i chiodi sono sostituiti da fiammiferi, che vengono poi dati alle fiamme. Insieme ai quadri, realizza anche sculture con il fuoco: incendia oggetti di uso comune, da strumenti musicali a libri fino alle automobili.
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